Fino al 1976 è stata utilizzata la tecnica
tradizionale a fasciame. In quell'anno fu varato
Ovo Sodo, un sloop da regata lungo 9,20 metri
costruito in lamellare. Da quel momento nel
cantiere hanno iniziato a convivere due anime:
quella conservatrice di Adriano De Cesari, che
preferiva le tavole di fasciame, e una
innovatrice nata dal desiderio del figlio, Pier
Paolo De Cesari, di impiegare il lamellare e la
resina epossidica.
Solamente la realizzazione della ferramenta, di
mobilio particolare, degli impianti elettrici e
delle tappezzerie viene affidata a ditte esterne
mentre la motoristica viene gestita direttamente
dal Cantiere. Gli scafi vengono realizzati
utilizzando mogano kaya essiccato per
due-quattro anni, teak stagionato per
quattro-cinque anni, emlock, rovere, spruce e
ciliegio acquistato da fornitori locali di
Ravenna e Cesena.
Il Cantiere si affida alla ditta milanese dei
Fratelli Zanuso per l'acquisto del lamellare:
con i loro mogani e i loro teak di ottima
qualità, sia segati e disponibili in spessori da
3 a 8 millimetri, sono state costruite le ultime
nostre barche.