Il cantiere fu fondato da Adriano De Cesari,
grande appassionato di nautica, ha lavorato per
diversi cantieri che costruivano pescherecci per
poi seguire il consiglio del fratello Guido,
ufficiale di Marina a Genova, che lo invitò in
Liguria per conoscere le realtà cantieristiche
locali.
Iniziò la sua carriera dai Cantiere Sangermani
di Lavagna e dai Cantieri Navali Baglietto di
Varazze, ma lavorò anche come falegname
all'allestimento del transatlantico Rex; nel
frattempo di sera frequentava la scuola nautica.
Poi militare in Marina per otto anni e tra un
richiamo e l'altro si divideva fra la Liguria e
Cervia, finché nel 1947 si sposò, stabilendosi
definitivamente in Romagna.
Nel 1947, con la liquidazione del nonno
ferroviere, acquistò un capannone di circa 150
metri quadrati accanto alla sua casa di Cervia
fondando il cantiere. Due anni dopo si mise in
società con il cugino Giuseppe "Peppino" Sartini
e insieme cominciarono a costruire derive
(Dinghy 12 piedi, Snipe, Finn e Lightning) e
piccoli motoscafi fuoribordo ed entrobordo
lunghi fino a sette metri.
La prima barca a vela importante fu Athena, un
cabinato a fasciame lungo 9,50 metri realizzato
nel 1954 e tuttora navigante.
Il trasferimento nella sede attuale avvenne
quando l'ammiraglio Aliprandi, propose ad
Adriano De Cesari di prendere in concessione un
vasto piazzale al di là del porto canale di
Cervia, dove iniziava Milano Marittima.
Erano gli anni in cui si stava sviluppando
quella che sarebbe diventata una delle località
marine maggiormente frequentate dai milanesi e
si faceva sempre più necessaria la presenza di
un porto turistico con servizi e infrastrutture.
Il primo capannone aveva un'estensione di 600
metri quadrati.
Nel 1962 Peppino Sartini sentì l'esigenza di
cominciare a costruire barche in serie; la
filosofia di Adriano De Cesari era più rivolta
alla progettazione e alla realizzazione di
prototipi sempre diversi. Il sodalizio così si
sciolse, senza traumi nè litigi, dopo aver
costruito 228 imbarcazioni.
Il cantiere Sartini divenne poi famoso per la
costruzione di cabinati a vela come: Muscadet, i
Corsaire e i Passatore. Nel frattempo, sullo
stesso terreno del cantiere De Cesari, vennero
realizzati altri capannoni per costruire barche
fino a 18 metri di lunghezza, tanto più che oggi
gli spazi al coperto si estendono su una
superficie di 2500 metri quadrati, mentre nelle
campagne circostanti esistono capannoni di
rimessaggio per oltre 4 mila metri quadrati,
usati soprattutto per il deposito del legno.
Dalla nascita del cantiere sono state costruite
oltre 364 imbarcazioni, da 3 a 30 metri di
lunghezza, tutte in legno tranne un paio di
esemplari in vetroresina. Quanto alle tipologie,
si è passati dai motoscafi ai catboat, dai taxi
veneziani ai motoryacht. E poi sloop da crociera
(Twilight, Staphilus III, Quo Vadis) e da regata
(Blu di Moro, Argentovivo), golette, ketch e
motorsailer (El Pampero, Simar).
Il Cantiere ha collaborato maggiormente con
l'architetto Andrea Vallicelli: con lui in 25
anni sono stati realizzati oltre 20
imbarcazioni, tra cui Koala V e VI, Ashanti,
Vogliamatta, Cardinala e Fetch III. In seguito
sono state ideate e costruite: Ceccarelli (dallo
yawl Shaula del 1964 a Morgana del 1986),
Kaufman, Sciomachen, Starkel e Anselmi Boretti
(La Ghibellina, Mr. Goofy).